Tendinite: cause, sintomi e riabilitazione

Tendinite: cause, sintomi e riabilitazione

In seguito ad un infortunio hai riportato un dolore debilitante al tendine? Potrebbe trattarsi di tendinite, una condizione dolorosa molto comune che colpisce spesso atleti, lavoratori manuali e persone che praticano attività fisicamente impegnative.

Questa forma di infiammazione riguarda i tendini, ossia le strutture che collegano i muscoli alle ossa. Anche nei casi meno gravi, inizialmente la mobilità risulta limitata e il dolore a tratti persistente. La prontezza d’intervento e un trattamento adeguato sono gli strumenti ideali per trattare la tendinite nella maniera corretta ed evitare che il problema si aggravi.

In questo articolo, esploreremo le cause della tendinite, i sintomi correlati e le opzioni di riabilitazione disponibili per una guarigione efficace.

Cause della tendinite

La tendinite può essere il risultato di diversi fattori, ecco alcune delle principali cause:

  • Sovraccarico eccessivo: utilizzare in maniera spropositata un tendine senza concedergli il tempo di recuperare può portare all’infiammazione e alla tendinite. I casi più comuni in cui si verifica sono quando si pratica un’attività fisica intensa o si eseguono movimenti ripetitivi senza adeguati periodi di riposo.

  • Infortuni acuti: una caduta o un trauma diretto sono tra i primi motivi del danneggiamento dei tendini. Questo tipo di tendinite può verificarsi anche a seguito di un’azione improvvisa e intensa, come un lancio di una palla o un movimento brusco.

  • Movimenti ripetitivi: in sport come il tennis, il golf o l’alzare pesi non è raro che si metta una pressione costante sui tendini, portando all’infiammazione e alla tendinite.

  • Postura scorretta: questa cattiva abitudine, ad esempio durante l’attività lavorativa, può portare a mettere una pressione eccessiva sui tendini.

  • Età avanzata: con il tempo i tendini possono perdere gradualmente la loro elasticità e diventare più suscettibili alle lesioni e all’infiammazione. Per questo motivo, con l’avanza dell’età, aumenta anche il rischio di sviluppare tendinite.

Sintomi della tendinite

I sintomi della tendinite possono variare a seconda dell’area interessata e della gravità della condizione. Tuttavia, per riconoscere la presenza di tendinite e capire quando rivolgersi ad un professionista, abbiamo indicato di seguito alcuni dei sintomi più comuni:

  • Dolore: uno dei sintomi principali della tendinite, può essere acuto o sordo e può aumentare durante l’attività che coinvolge il tendine interessato. Se non trattato, può irradiarsi nella zona circostante.

  • Gonfiore: L’infiammazione può causare gonfiore e sensazione di tensione nell’area colpita. Il gonfiore può essere accompagnato anche da rossore e calore locale.

  • Sensibilità al tatto: la pressione o la palpazione dell’area colpita possono causare dolore o disagio.

  • Limitazione della mobilità: in caso di tendinite si può sperimentare rigidità e difficoltà nel compiere movimenti che coinvolgono la zona interessata.

  • Debolezza muscolare: è molto comune che si avverta una sensazione di debolezza o fatica durante l’esecuzione di movimenti o attività che coinvolgono i muscoli collegati al tendine interessato.

Ora che abbiamo visto cause e sintomi della tendinite, passiamo alle tipologie esistenti per capire come trattare ognuna di esse.

Quanti tipi di tendinite ci sono?

Sicuramente avrai sentito parlare delle tendiniti più comuni come quella d’Achille, ma la vera domanda è quali altri tipi di tendinite ci sono?

La tendinite come avrai compreso nelle righe precedenti può colpire diverse parti del colpo. Di seguito sono riportate alcune delle tipologie più comuni:

  1. Tendinite del gomito (epicondilite laterale): anche nota come “gomito del tennista”, colpisce i tendini estensori dell’avambraccio che si attaccano all’epicondilo laterale del gomito. La sua insorgenza è riconducibile a movimenti ripetitivi del polso e dell’avambraccio, frequenti in sport come il tennis o nell’utilizzo di strumenti manuali.

  2. Tendinite della spalla (tendinite della cuffia dei rotatori): coinvolge i tendini della cuffia dei rotatori nella spalla ed è spesso causata da movimenti ripetitivi della spalla o da un infortunio. Il dolore si irradia a partire dalla spalla, limitandone la mobilità.

  3. Tendinite del polso (tenosinovite dei flessori): ne risentono i muscoli flessori del polso, in seguito a movimenti ripetitivi, posture scorrette durante l’utilizzo di computer o lavori manuali. Anche in questo caso i sintomi più comuni sono dolore e rigidità.

  4. Tendinite del ginocchio (tendinite rotulea): movimenti ripetitivi di flessione ed estensione del ginocchio, come quelli coinvolti nella corsa o nei salti, possono intaccare il funzionamento del tendine rotuleo che collega la rotula alla tibia, causando sintomi tipici come dolore e gonfiore nella zona.

  5. Tendinite d’Achille: sicuramente la più conosciuta, collega i muscoli del polpaccio all’osso del tallone. I motivi della comparsa sono principalmente sforzi eccessivi sul tendine, come salti o corsa su superfici dure. La tendinite d’Achille può causare dolore nella parte posteriore della gamba e del tallone.

Quelle che abbiamo appena visto sono tendinite più comuni e frequenti, sia in ambito sportivo che nella quotidianità, ma ne esistono molte altre che possono interessare diverse parti del corpo, come il tendine del bicipite, il tendine del quadricipite, ecc…

Una volta compreso il tipo di tendinite, con l’aiuto di un professionista, si andrà a scegliere il trattamento più adeguato per alleviare il dolore e iniziare la fase di riabilitazione.

Riabilitazione per la tendinite

La riabilitazione gioca un ruolo fondamentale nel trattamento della tendinite e nella promozione della guarigione. Ecco alcune strategie che possono essere utili per gestire l’infiammazione nella maniera corretta:

  • Riposo e limitazione delle attività: Nella fase acuta della tendinite, è importante concedere al corpo e al tendine il tempo di necessario per recuperare. In molti casi è consigliabile ridurre o sospendere temporaneamente le attività che gravano sul tendine colpito.

  • Terapia fisica: avvalersi delle competenze di un fisioterapista può rivelarsi la scelta vincente per diminuire i tempi di recupero e riuscire a tornare in forma evitando ricadute. Il professionista si occuperà di valutare la situazione e prescrivere esercizi specifici per rinforzare i muscoli circostanti, migliorare la flessibilità, ridurre l’infiammazione e promuovere la guarigione del tendine. In questo tipo di trattamento possono essere incluse anche terapie manuali, come il massaggio, e l’utilizzo di modalità fisiche come il calore o il ghiaccio per alleviare il dolore e l’infiammazione.

  • Modifiche dello stile di vita: nel periodo di riabilitazione è importante evitare abitudini scorrette anche nella quotidianità. Alcuni consigli da seguire possono essere: evitare sovraccarichi e movimenti ripetitivi, cercare di mantenere una postura corretta durante il lavoro o l’attività fisica, utilizzare supporti o tutori per stabilizzare l’area interessata durante il recupero.

  • Modifiche dell’attività: Durante il periodo di riabilitazione, potrebbe essere necessario apportare modifiche gli allenamenti, volte ad evitare ulteriori lesioni o sovraccarichi al tendine.

  • Farmaci e terapie complementari: in alcuni casi, si può optare anche per l’assunzione di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) per alleviare il dolore e l’infiammazione associati alla tendinite. Tieni a mente però, che non è consigliabile curare una tendinite con i farmaci, in quanto andrai ad agire sui sintomi, deviando da quella che è la causa originaria.

  • Altre terapie complementari: per alleviare i sintomi possono essere utilizzatee anche compresse o creme a base di AINS. Tuttavia, ricordiamo l’importanza di consultare sempre un medico prima di assumere farmaci o utilizzare terapie complementari.

  • Educazione e prevenzione: parte essenziale della riabilitazione è l’educazione su come prevenire la recidiva della tendinite. Come abbiamo visto in precedenza, nelle cause della tendinite, è importante evitare di ripetere ciò che ci ha portato a questa infiammazione. Oltre a ciò, è possibile abbinare alcune buone pratiche, come: esecuzione corretta dei movimenti, importanza del riscaldamento e la gestione del carico di lavoro per evitare sovraccarichi.

Conclusioni: recupero, trattamento e prevenzione della tendinite con la fisioterapia

Siamo giunti alla fine di questo articolo sulla tendinite, una condizione dolorosa che può affliggere sportivi e non, e che senza un trattamento adeguato per favorire la guarigione e il ripristino della funzionalità, rischia di peggiorare andando a intaccare altre parti del corpo.

Se soffri di tendinite, è importante consultare un fisioterapista specializzato per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato. L’adozione di misure preventive e la modifica dello stile di vita possono aiutarti a ridurre il rischio di infortuni e di ricomparsa della tendinite, mantenendo in salute il sistema muscolo-scheletrico a lungo termine.

Il nostro centro si focalizza sul recupero attivo, che implica l’allenamento mirato del tendine attraverso l’utilizzo di carichi graduati, al fine di ripristinare la forza muscolare e la capacità di carico del tessuto tendineo interessato. Questo tipo di approccio è un elemento chiave nel processo di riabilitazione della tendinite, consentendo al tendine di adattarsi gradualmente e ricostruire la sua struttura e resistenza.

Se sei alla ricerca di un fisioterapista a Varese, mi trovi a Caronno Pertusella presso il centro Fisio Z dove mi occuperò di valutare la tua situazione a 360° per proporti il miglior percorso il base alle tue esigenze.

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